Passa ai contenuti principali

Post

NEO NARCISISMO

    IL MITO DI NARCISO L’essenza e l’apparenza dell’uomo. “(…) simile ad un ritratto che, per raffigurando, una persona, non è la persona ritratta: ben si vedono gli occhi, ma essa con questi nulla può vedere; gli orecchi, ma non può affatto udire; né mancano le altre parti del corpo… eppure tutto è fallace ed inganna la vista dello spettatore. Il quale ritenendo di vedere il vero, difatti, altro non vede che una falsa apparenza (…)” Ermete Trismegisto dal Primo Libro Sublime, cap. III Per lo meno Narciso ebbe il coraggio di convincersi di essersi trovato, anche se solo riflesso, anche se quello che capì di sé fu solo l’apparenza, l’illusione, la vanità; si specchiò e quello che vide gli bastò e si convinse che lui era l’immagine e nulla più, così bello e senz'anima. L’uomo di oggi nemmeno ce l’ha quel coraggio per trovarsi o cercarsi e anzi continua nascondersi, ogni giorno di più, dietro a maschere sempre più affascinanti, sempre più appariscenti, e quando si sp...
Post recenti

IL TRANSUMANESIMO

  “Il mondo sta finendo. La sola ragione per la quale potrebbe durare, è che esiste. Questa ragione è debole, in paragone a tutte quelle che annunciano il contrario, particolarmente a questa: che ha da fare ormai il mondo sotto al cielo? – Poiché, supponendo che continuasse a esistere materialmente, sarebbe un’esistenza degna di questo appellativo?” Charles Baudelaire – da i “Diari Intimi”     L’IPER-REALTA’ Il primo segno del Divino che l’uomo lascia è quello della creatività, questa è la sua più naturale pulsione; nell’arte, infatti, l’uomo cerca di riprodurre e di esternare la sua intuizione di un qualcosa di superiore, di un Ente Creatore e Generatore, che percepisce essere presente nei meccanismi inintelligibili della realtà. Sin dall’alba dei tempi, infatti l’uomo ha trovato nell’arte la sua chiave di lettura del mondo, un mondo immerso nella spiritualità, che andava intrepretato con un senso religioso della vita. L’arte, dunque, come espressione realistic...

COME SI DICE VIAGRA IN CINESE?

di S.C. Qualche mese fa ho raccontato di come ci si stia avvicinando alla clonazione del primo mammut grazie agli sforzi del genetista di Harvard professor George Church ed in quella occasione si ragionava sui come e sui perché di un tale evento. Zanne di mammut riemergono dal permafrost Dietro ad apparenti motivazioni ambientaliste, parliamo di salvaguardia del clima ripopolando la tundra siberiana, si era discusso dell’eticità e soprattutto sulla opportunità della cosa come giustamente  il Professor Alex Greenwood , un esperto di DNA antico,ha sottolineato affermando che l’eventuale creazione di nuovi e più adatti mammut potrebbe provocare l’estinzione degli elefanti , interrorgonadosi sul “ perché riportare in vita elefantidi  estinti se poi non riusciamo a tenere in vita quelli non estinti?” In effetti accanto alle imponenti figure dei pachidermi , vivi o estinti,  serpeggia sempre l’ombra, e sempre più lunga, dei bracconieri che ne stanno decimando l...

CHE FINE HA FATTO LA GREEN ECONOMY?

di S. C. C’era chi nel bel mezzo della crisi mondiale aveva intravisto la salvezza in una trasformazione del concetto di profitto perché di fronte ad un imminente tocco del fondo del barile si pensava che con slancio inedito da quel fondo si poteva risalire di corsa attuando le idee emergenti della green economy. Non è stata solo la speranza di alcuni visionari visto   che è proprio il presidente Obama nel 2009 proporre una serie di misure economiche “verdi”, sia nel pubblico che nel privato, per rilanciare l’America in piena recessione. Precisiamo subito che la green economy non è un qualcosa da figli dei fiori, una visione avuta in qualche trip lisergico ma   è un modello teorico ben strutturato con salde fondamenta econometriche che si prende cura del PIL tenendo sempre ben d’occhio la sostenibilità del sistema, infatti uno dei capisaldi di questa teoria è che l’attuale impatto ambientale della cosiddetta economia nera (cioè basata sullo sfruttamento di ...

VERSO UNA SOCIETA’ SENZA CONTANTI: L’ESEMPIO DELLA DANIMARCA

di S.C. pagamenti cashless via smartphones Il governo danese ha proposto una legge che toglierà l’obbligo per alcuni settori di commercio di dover accettare pagamenti in contanti, parliamo di ristoranti, negozi di abbigliamento e pompe di benzina. Molto probabilmente, stando agli ultimi eventi, il parlamento approverà e già da gennaio 2016 la Danimarca sarà sempre più “cashless” ovvero senza denaro contante. La misura fa parte di un pacchetto   per far crescere l’economia cercando nello specifico di ridurre i costi ed aumentare la produttività per le aziende che stando a quanto afferma l’associazione dei banchieri danesi, la Finansrådet, alleggerirà le imprese dai costi della sicurezza   e “la perdita di tempo” nel maneggiare le banconote e dare il resto. questo per noi europei del sud potrebbe sembrare un provvedimento drastico, un cambiamento epocale, ma per la società danese l’allontanamento dal metallo e dalla carte filigranate è già iniziato da tempo sponta...

CITTA’ SEGRETE /3 – TEOTIHUACÁN

di S.C. Il fiume sotto il tempio di quetzalcoatl Il più grande sito archeologico  precolombiano del nord e centro America si trova nell’antica città Teotihuacán da cui appunto prende il nome la civiltà  teotihuacana che ebbe il suo massimo splendore nella metà del primo millennio. A parte il fatto che la città, a capo di un vero e proprio impero, fu capace di ospitare circa 200,000 abitanti, poco altro è conosciuto, al riguardo infatti nonostante le avanzate conoscenze tecniche che permisero ai teotihuacani di costruire edifici come la piramide del sole, La Piramide del Sole che la leggenda vuole sorgesse sul luogo dove di gli “dei” si riunirono per progettare la creazione dell’uomo, la civiltà non sviluppò un sistema di scrittura  tramandando tradizioni e conoscenze si presume per via orale, lasciando ai posteri solo quesiti. La mancanza inoltre di qualsiasi forma difensiva e l’assenza di qualsivoglia immagine di regnanti avvolgono l’intero sito in una nebbi...

LA SCIENZA SPIEGA PERCHÉ’ E’ TORNATA DI MODA LA BARBA

By Poetamistico   Primo piano di un esemplare di hipster urbano Perché gli uomini si fanno crescere la barba? E perché è ritornata tanto di moda?  La scienza nonostante l’emergenza ebola, il dramma eco ambientale, l’arretratezza della ricerca sul cancro, ha il tempo di porsi questi quesiti. E si da pure delle risposte. Secondo i ricercatori della University of Western Australia la necessità, a volte ossessiva diciamolo, degli uomini di oggi di farsi crescere barbe e modellarsele è dovuta al fatto di sentirsi sotto pressione nella competizione con altri uomini, cercando così di sembrare più aggressivi sfoggiando sgargiantissimi peli facciali. Il dottor Grueter e colleghi hanno pubblicato sulla rivista Evolution and Human Behaviour l’interessante studio che parte dal presupposto  che nei grandi gruppi sociali, i maschi di primati sviluppano tratti distintivi e ornamentali la cui ostentazione ne aumenta l’attrattività sessuale nelle femmine, mettendoli in posizio...