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REAGAN, GLI ALIENI E LA FINE DELLA GUERRA FREDDA

Ci sono dei momenti in cui la Storia prende direzioni inaspettate a causa di eventi imprevedibili, non ci si rende conto subito ma è il silenzioso dipanarsi delle conseguenze a rendere chiara l’importanza di tali momenti.
Oggi viviamo eventi che 30 anni fa erano inimmaginabili, la guerra fredda allora divise il mondo in due, nettamente, ma i nemici di ieri oggi collaborano e dialogano trovando sintesi inattese per il bene dell’umanità. Che cosa è successo negli anni’80 che spinse Usa e Urss ad avvicinarsi? 
Ronald Reagan definì l’Unione Sovietica, l’impero del male, mentre esasperava l’escalation della guerra fredda, aumentando gli arsenali nucleari.
Quale furono le motivazioni che in breve tempo lo portarono invece a collaborare con Gorbachev? 
Perché Gorbachev quando divenne guida dell’Unione Sovietica si oppose senza mezzi termini allo scudo spaziale (SDI) americano e poi in breve tempo invece diede segnali di collaborazione?
Qual’erano ora le priorità che stavano portando un antica alleanza risalente alla II guerra mondiale a riproporsi? Forse un nuovo nemico comune?
Durante la cena del primo summit fra le due superpotenze a Ginevra nel 1985, a seguito di una citazione biblica di Gorbachev che incoraggiava a superare le evidenti differenze Reagan rispose “che se le popolazioni mondiali scoprissero che una forma di vita aliena stesse attaccando la Terra, quella scoperta unirebbe tutte le popolazioni”…

Era questa la vera motivazione che rinvigorì quell’antica alleanza? C’era qualcosa che il Presidente Americano sapeva riguardo gli alieni?
Nel 1987 Gorbachev ricordando quella cena ad un meeting commentò quella frase del Presidente americano: “(…)non discuto l’ipotesi nonostante sia ad oggi prematura”.
Sempre nel 1987 Reagan nel suo celebre discorso all’assemblea generale del’ONU, di fronte ai rappresentanti di quasi tutte le nazioni, ribadì quanto detto nei colloqui privati, andando a braccio senza rispettare quanto scritto dai suoi collaboratori: “mi capita spesso di pensare che le differenze fra i nostri due Paesi sparirebbero di colpo se dovessimo fronteggiare una minaccia aliena”.
La diplomazia ma soprattutto il carisma dei due Leader, portarono a conseguenze vitali per il nostro pianeta, fra le più importanti ci furono i trattati di disarmo nucleare, ai quali però seguì un rafforzamento del SDI, lo scudo spaziale contro attacchi balistici, a cui l’URSS non oppose resistenza, come mai? Vi era forse una minaccia comune?
Altra conseguenza del disgelo diplomatico fu l’inizio di un’intensa collaborazione nella corsa allo spazio che vide l’allineamento dei programmi spaziali che portarono scienziati USA a collaborare in modo determinante alle missioni Sovietiche su Marte e Fobos, una delle lune di Marte, ovvero il lancio delle sonde PHOBOS 1 e 2 del 1987.
Queste due sonde possono essere state la causa della fine della guerra fredda e del crollo del muro di Berlino? C’è chi pensa di si.
La storia della missione ci fornisce al riguardo qualcosa che è più di un indizio.
Le sonde furono lanciate nel luglio del’87 ma di Phobos 1 si persero i contatti appena due mesi a causa di un problema tecnico.
Phobos 2 invece raggiunse l’orbita di Marte, riuscendo a mandare sulla terra foto straordinarie del sole e dello spazio e ancor più straordinarie quelle ad infrarossi della superficie del pianeta rosso, ma quando era a 50 metri dalla superficie della luna Fobos per rilasciare due lander, il segnale s’interruppe in maniera anomala, era il mese di marzo 1989.
Le ultime foto che la sonda spedì al centro di controllo sovietico sono ancora oggi tra le più inquietanti e misteriose della storia della conquista dello spazio e forse della storia dell’Umanità.
Il giorno dopo al riguardo queste foto i media riportarono notizie non chiare riguardo ad un ombra ellittica e ad un oggetto misterioso. Il telegiornale russo Vremya diffuse le immagine pervenute dall’Agenzia Spaziale Sovietica in cui una gigantesca ombra si stagliava sulla superficie di Marte, gli scienziati in seguito valutarono tale ombra o fenomeno essere lunga 25 km e che non poteva trattarsi di un effetto ottico in quanto fu rilevata anche dai dispositivi a infrarossi.
Da notare che gli scienziati dopo aver analizzato gli ultimi dati smisero di parlare di guasto e cominciarono a introdurre l’idea di un incidente, in quanto le ultime immagini pervenute sembravano provenissero da una trottola come se Phobos 2 avesse cominciato a roteare.  Cos’era quell’enorme ombra? Perché la sonda cominciò a roteare? Era stata colpita da qualcosa? 
Bisogna sottolineare che l’incidente avvenne proprio nel momento in cui la sonda stava allineandosi con la luna Fobos e girare le antenne per poter trasmettere immagini e dati infrarossi alla terra della luna stessa.
Le autorità URSS spinte dalle richieste di chiarimenti da tutto il mondo furono costretti a preparare un documentario con le foto inviate da Phobos 2 durante tutta la missione tranne però gli ultimi due fotogrammi.
Le immagini ad infrarossi inviate da Marte furono enigmatiche e in qualche modo sconvolgenti: nell’area equatoriale del pianeta un reticolato di linee dritte che si intersecavano precisamente su di un area vasta circa 600 km quadrati, immagini inaspettate, anomale, ma l’aspetto più inquietante fu sottolineato da uno scienziato del London Science Museum ovvero che tali immagini non provenivano dalla camera ottica ma da quella infrarossi, come se tale rete di rettangoli emanasse calore.
Le altre foto “assurde” erano appunto quelle dell’enorme ombra ellittica kilometrica sulla superficie del pianeta rosso.
Gli ultimi due fotogrammi non furono svelati con un laconico commento che spiegava che tali immagini dovevano essere ulteriormente analizzate in quanto mostravano “qualcosa che non dovrebbe esserci”.

E’ un caso che dopo questi eventi la guerra fredda giunse ad una improvvisa conclusione? Il muro di Berlino che cadde pochi mesi dopo l’incidente Phobos 2 voleva forse sancire la nuova unità delle Nazioni Mondiali contro un obiettivo comune?
Dopo la caduta del regime comunista finalmente le maglie si allargarono e permisero nel’91 il trapelare di ulteriori informazioni e fu così che Marina Popovich, ex-colonello dell’aviazione Sovietica, mostrò al mondo gli ultimi fotogrammi definendoli come il primo vero riscontro della presenza di astronavi-madri aliene nel sistema solare. Le foto mostravano un oggetto cilindrico lungo circa 20 km e largo 1,5.
Era stato quel’oggetto misterioso a colpire la sonda facendola roteare? Se fosse così, che cosa c’è su Fobos che i terrestri non devono vedere? 



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