La Food Standards Agency del Regno
Unito è l’agenzia responsabile per la sicurezza e igiene del cibo, lo scorso
mese di giugno ha lanciato un campagna per sensibilizzare i cittadini su come
lavare il pollo crudo possa essere causa di avvelenamento da cibo chiamata
appunto “non lavate il pollo crudo”.
Con la stagione dei barbecue inaugurata da un pezzo tutti sappiamo che è bene cuocere per bene la
carne per evitare fastidiose infezioni e dovremmo seguire anche questo
stravagante consiglio.
Ricerche della FSA hanno riscontrato che il 44% del popolo britannico non fa
quanto poc’anzi suggerito perché ritiene che lavare il pollame serva a
liberarsi dei germi, invece secondo i ricercatori è proprio tale pratica che
può causare un avvelenamento da campilobatteri, perché l’acqua schizzando
provocherebbe il diffondersi di tali germi spargendoli sul piano della cucina
contaminando gli altri cibi, gli utensili e i vestiti.
I campilobatteri sono una causa molto comune di avvelenamento da cibo, la campylobatteriosi
per l’appunto, assai più frequentemente che la salmonella e tale patologia
provoca diarrea, febbre , nausea, dolorosi crampi addominali provocati dall’infiammazione
e dalla presenza di sangue nelle vescica e addirittura può innescare la sindrome di
Gullain-Barrè o paralisi Landry, potenzialmente letale.
I veicoli principali d’infezione sono l’acqua e il cibo contaminati ed in
particolare il pollame. E’ interessante notare che l’uomo viene contagiato
attraverso la carne di pollo non cotta bene ma soprattutto attraverso la
pratica domestica del lavaggio in lavandino prima di cucinarla.
Informazioni da utilizzare per bene nella quotidianità e soprattutto adesso che
la stagione dei barbecue in giardino è ben avviata.
Esistono alcune precauzioni da rispettare quando si maneggia la carne di pollo
cruda come coprirla sempre e stiparla nella parte bassa del frigorifero, la
parte più fredda, e assicurarsi che non vi sia contatto o sgocciolamento con
altri cibi; cuocere per bene la carne perché
il fuoco uccide i batteri e non l’acqua; lavarsi accuratamente le mani con
sapone in acqua calda dopo aver toccato la carne cruda; oppure la più saggia
sarebbe quella adottata dal professor Veronesi ovvero non mangiare carne.
Ça va sans dire.
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