di S.C.
La rivista scientifica inglese
Nature riporta una straordinaria scoperta
che offre nuovi spunti per meglio
comprendere la nostra Terra. Un minerale
mai trovato i superficie lascerebbe teorizzare che sotto la crosta terrestre vi
sia una enorme quantità d’acqua pari a quella presente nei mari e negli oceani.
Una piccola molecola di Ringwoodite, questo è il nome del minerale, è stata
trovata all'interno di un diamante di appena 0,09 grammi estratto nello stato
del Mato Grosso in Brasile. La Ringwoodite è un minerale che si forma in grandi
profondità comprese tra i 525 e i 660 chilometri sotto il mantello terrestre , la sua struttura cristallina man mano
che il mantello “spinge” verso la superficie si modifica con il variare della pressione e della
temperatura rendendo quindi impossibile rinvenire la Ringwoodite in superficie.
La peculiarità di questo minerale è che può contenere una quantità d’acqua pari a circa il 2% del suo peso, non in forma
liquida ma sotto forma di ioni di nitrossido ed il suo ritrovamento all'interno di
un diamante è per la scienza più preziosa del diamante stesso.
esempio di ringwoodite blu |
Gli scienziati considerata la quantità di questo minerale nella zona di transizione fra il mantello superiore e quello inferiore hanno teorizzato quindi che nelle profondità della Terra vi sia una grande presenza d’acqua e anche se alcuni geofisici argomentano che il ritrovamento di un singolo cristallo non sia rappresentativo dell’intera area, l’idea rimane comunque plausibile.
Ciò offre un ‘idea più complessa sulla composizione geologica del pianeta facendoci capire quanto poco sappiamo al riguardo e ci permette inoltre di fantasticare sulla presenza di laghi ed oceani sotterranei riportandoci alla mente i visionari racconti di Jules Verne.
Come sempre più frequentemente avviene la scienza conferma con nuove scoperte antiche teorie provenienti da tempi remotissimi. Ad esempio i Sumeri erano a conoscenza della presenza degli anelli introno la circonferenza di Saturno, scoperta resa possibile solo dall'invenzione del telescopio di Galilei. Così oggi nuove rivelazioni riguardo alla morfologia dell’interno della Terra potrebbe riattualizzare, spiegandola con concetti scientifici e demistificandone la mitologia, l’antica leggenda del Regno di Agarthi.
L’Agarthi sarebbe un regno sotterraneo nelle cui cavità abiterebbe un’ evoluta ed antica civiltà rifugiatasi lì per sfuggire a cataclismi che colpirono la Terra in un lontano passato e soprattutto per nascondersi dalle barbarie dell’umanità.
A capo di questo regno ci sarebbe Manu conosciuto come il Re del Mondo, vero governatore occulto che influenzerebbe i governi mondiali determinando le sorti del nostro pianeta.
Paradossalmente conosciamo più le
profondità siderali del cosmo di quanto ne sappiamo sulle profondità degli
oceani e della terra stessa e forse le nuove frontiere della scienza non sono
lontane anni luce ma solo qualche migliaio di chilometri.
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