di S. C.
Fare la raccolta differenziata dei
rifiuti, nonostante mi faccia sentire a posto con la coscienza, ultimamente mi
pesa un po’.
Riciclare aiuta a capire quanto effettivamente il nostro impatto sull’ambiente sia grave. In giardino ho tre diversi secchi, quello giallo per l’indifferenziata, quello verde per la plastica e vetro, quello bianco per la carta.
Quello giallo mi sta rendendo la vita un po’ difficile, si riempie con estrema fretta costringendomi a volte a pesanti “viaggi” verso i cassonetti anche due volte al giorno e impegnandomi in una estenuante e complicata impresa ovvero quella di far passare le bustone nere dell’immondizia in piccoli appositi fori secondo me inventati da qualche genio criminale che vuole scoraggiare la gente a riciclare.
Anche il riciclo della carta mi da qualche problemino per così dire, sembra quasi che un kilo di carta pesa più di un kilo di plastica…
Tutto ciò stimola il mio ozio a escogitare nuovi stratagemmi per faticare sempre meno e gratifica il mio super-io ecologico facendomi sentire sempre meno in colpa di essere un umano.
Infatti ogni volta che torno al super mercato constato la statistica che ogni tre buste che faccio di spesa una poi la riempio di plastiche, involucri, cartoni tolti ai prodotti appena comprati e penso che ciò non ha senso, non è affatto intelligente.
Primo perché quegli involucri, chiamati più genericamente packaging, sono responsabili della determinazione del prezzo del prodotto con incidenza fino al 70% del totale (250 grammi di yoghurt costano meno dei due barattoli di plastica stampati che lo contengono, della linguetta di alluminio che li chiude coperti a loro volta da due coperchi di plastica, il tutto contenuto in una confezione di cartone…)
Secondo perché gran parte del packaging è inutile, considerato l’esempio appena fatto.
Riciclare aiuta a capire quanto effettivamente il nostro impatto sull’ambiente sia grave. In giardino ho tre diversi secchi, quello giallo per l’indifferenziata, quello verde per la plastica e vetro, quello bianco per la carta.
Quello giallo mi sta rendendo la vita un po’ difficile, si riempie con estrema fretta costringendomi a volte a pesanti “viaggi” verso i cassonetti anche due volte al giorno e impegnandomi in una estenuante e complicata impresa ovvero quella di far passare le bustone nere dell’immondizia in piccoli appositi fori secondo me inventati da qualche genio criminale che vuole scoraggiare la gente a riciclare.
Anche il riciclo della carta mi da qualche problemino per così dire, sembra quasi che un kilo di carta pesa più di un kilo di plastica…
Tutto ciò stimola il mio ozio a escogitare nuovi stratagemmi per faticare sempre meno e gratifica il mio super-io ecologico facendomi sentire sempre meno in colpa di essere un umano.
Infatti ogni volta che torno al super mercato constato la statistica che ogni tre buste che faccio di spesa una poi la riempio di plastiche, involucri, cartoni tolti ai prodotti appena comprati e penso che ciò non ha senso, non è affatto intelligente.
Primo perché quegli involucri, chiamati più genericamente packaging, sono responsabili della determinazione del prezzo del prodotto con incidenza fino al 70% del totale (250 grammi di yoghurt costano meno dei due barattoli di plastica stampati che lo contengono, della linguetta di alluminio che li chiude coperti a loro volta da due coperchi di plastica, il tutto contenuto in una confezione di cartone…)
Secondo perché gran parte del packaging è inutile, considerato l’esempio appena fatto.


Si stanno diffondendo in tutta Europa, e una volta tanto anche l’Italia è al passo coi tempi, negozi che vendono prodotti senza imballo, dalla pasta alle caramelle, dai detersivi al vino. Basta portare i propri contenitori da riempire oppure comprarne appositi da riutilizzare direttamente li.
C’è chi vende latte crudo alla spina, chi cereali e pasta a etti, chi ha tutto come un classico supermercato ma semplicemente sfuso. Internet offre una vasta selezione di luoghi dove fare spesa intelligente.
Impariamo a fare a meno del troppo che sporca, ne guadagneremo in tempo libero e salute e ne gioverà sia il nostro pianeta che il nostro portafogli.
https://www.facebook.com/demistificatore2.0?ref=hl
Commenti
Posta un commento