IL MITO DI NARCISO L’essenza e l’apparenza dell’uomo. “(…) simile ad un ritratto che, per raffigurando, una persona, non è la persona ritratta: ben si vedono gli occhi, ma essa con questi nulla può vedere; gli orecchi, ma non può affatto udire; né mancano le altre parti del corpo… eppure tutto è fallace ed inganna la vista dello spettatore. Il quale ritenendo di vedere il vero, difatti, altro non vede che una falsa apparenza (…)” Ermete Trismegisto dal Primo Libro Sublime, cap. III Per lo meno Narciso ebbe il coraggio di convincersi di essersi trovato, anche se solo riflesso, anche se quello che capì di sé fu solo l’apparenza, l’illusione, la vanità; si specchiò e quello che vide gli bastò e si convinse che lui era l’immagine e nulla più, così bello e senz'anima. L’uomo di oggi nemmeno ce l’ha quel coraggio per trovarsi o cercarsi e anzi continua nascondersi, ogni giorno di più, dietro a maschere sempre più affascinanti, sempre più appariscenti, e quando si sp...
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