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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

LA TECNOLOGIA SATELLITARE APRE UNA NUOVA ERA PER L’ARCHEOLOGIA.

di S. C. L’idea che avevamo dell’archeologo che esplora foreste e deserti, indaga su libri antichi alla ricerca di indizi su dove scavare e con l’aiuto della dea bendata magari ritrovare anche manufatti e tombe, è ormai superata.  Indiana Jones insomma va in pensione. Le nuove tecnologie  stanno rivoluzionando l’operatività della archeologia che sta lasciandosi alle spalle il suo periodo classico e sta entrando nella sua “ golden age ”, la sua età dell’oro. Migliaia di nuovi siti invisibili ad occhio nudo o coperti da vegetazione ed acqua sono stati scoperta grazie all’utilizzo dei satelliti NASA o commerciali che sfruttando la visone ad infrarossi riescono a vedere le minime variazione nei terreni ed anche la tecnologia LIDAR, dall’inglese light radar (radar leggero), capace con il laser di scandagliare terreni e vegetazione  e rilevare minimi dettagli, ha dato una grossa mano a questa storica evoluzione scientifica. Per capire meglio la portata di queste innovazioni basta ra

NOTIZIE DALLO SPAZIO

di S. C. Le nazioni negli ultimi 30 anni hanno speso molto in termini di denaro e di energie nella ricerca nel campo dell’astrofisica. Tale ricerca ha spinto Governi e governanti a superare ostacoli e differenze,si pensi ad esempio alle collaborazioni fra USA e URSS di allora e,attualmente, fra USA,  RUSSIA , Ue e Cina. Oggi più che mai il settore della “conquista” dello spazio riesce a trovare spinte motivazionali in ambito sociale ed a reperire risorse economiche importanti, tante e meravigliose sono infatti le missioni spaziali in corso o in via di sviluppo. Al momento la ricerca nello spazio di risposte, ma anche di nuove domande da formulare, è al centro dell’opinione pubblica sia da un punto di vista di curiosità ma anche da un punto di vista filosofico ed i mass-media non perdono mai l’occasione per dar risalto a notizie che vengono da distanze siderali. Di seguito alcune fra le più significative recenti scoperte: ·          TRACCE DI VITA SU MARTE? (09

PANTELLERIA. L'essenza del mediterraneo fra bellezza e abbandono

L'ISOLA DALL'ALTO di S.C. Pantelleria sembra una terra incontaminata, con poche storie da raccontare e tutte pacifiche. Sembra un paradosso dove il tempo non solo si è fermato ma non è mai partito. Invece sull’isola c’è passato tutto il Tempo d’Europa dove ogni civiltà mediterranea, ogni casata Reale ha voluto dire la sua succedendosi nel conquistarla: Fenici, Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Normanni,Turchi, Svevi, Angioini, Aragonesi, Genovesi, Pirati, Spagnoli, Piemontesi, Austriaci, Borboni, Savoia, Mussolini ,Repubblica Italiana, tutti hanno voluto prendersela e poi dimenticarla. L’isola di origine vulcanica, l’ultima eruzione è del 1891, è una roccia nera, appuntita, dall’apparenza ostile che spunta orgogliosa dalle acque  confortata dai rimasugli di un fioco vulcanesimo delle acque calde e dei soffioni di vapore subacquei. Più vicina all’Africa (70 km) che alla Sicilia (110 km), nei tramonti più limpidi concede la visone esotica, immaginifica dei profili tuni